1758 Venice Art Studio
Calle del Campaniel 1758, San Polo, VE
Lo studio Tivarnella Art Consulting è lieto di presentare presso la galleria d’arte contemporanea 1758 Venice Art Studio la nuova collezione 22/23 con la partecipazione di Biljana Aleksic, Filippo Alzetta, Elisabetta Bolaffio, Roberto Carlocchia, Elena Faleschini De Corato, Emanuele Giannelli, Peppe Gueli, Monica Kirchmayr, Eva Krajnovic Gavino Piana, Alessio Pistilli, Oscar Guglielmo Romanello, Federico Serradimigni, Roberto Taddei, Francesco Turco ed Emmanuela Zavattaro.
Biljana Aleksic, artista poliedrica di origine serba, accanto al suo percorso pittorico, conduce ricerche in ambito scultoreo e poetico. Le sue opere sono realizzate con tecnica mista su tela e la sua ricerca è dedicata allo studio del rapporto tra segno e simbolo.
Filippo Alzetta artista triestino, fonde nelle sue opere il soggetto e lo schema compositivo, la sua ricerca dà origine a figure che sembrano prendere vita sulla carta, tra spazi pieni e vuoti creando stratificazioni. Il caos, origine dell’essere, è ciò che dona forma, così da unire il razionale all’irrazionale, creando un connubio perfettamente equilibrato.
Originario di Trieste, Gianni Bacchetti si forma come pittore e incisore, realizzando opere con tecniche miste. Il suo stile figurativo rivela un’esistenza fatta di equilibri precari lasciando comprendere come tutto possa cambiare da un momento all’altro. La sua ricerca combina il segno e il rapporto cromatico, che si fondono sulla superficie e rappresentano il riflesso di una realtà che attraverso l’irrazionale rivela informazioni altrimenti inaccessibili.
Nata a Trieste, Elisabetta Bolaffio realizza opere ad olio su tela e tecniche miste. Il suo percorso informale, cela un velato ottimismo, raccontando il vissuto dei suoi personaggi traendo ispirazione da sogni e fatti di cronaca. Qui si scorge la solitudine e il dolore dell’esistenza umana, alla ricerca di una felicità duratura.
Roberto Carlocchia originario di Potenza Picena, presenta una serie di opere dipinte poste al confine tra fantasia e realtà. La sua visione surreale del mondo si riflette in un’arte dal carattere simbolico e concettuale, ove il colore con la sua forza espressiva lancia un messaggio di assoluta positività, evocando sentimenti profondi e una grandiosa forza vitale.
Emanuele Giannelli attraverso le sue sculture racconta il percorso degli esseri umani e le trasformazioni da essi subite nel tempo. L’attualità delle tematiche proposte portano a riflettere sulla realtà contemporanea dando una visione realistica della situazione politica e sociale. Le opere cercano di provocare lo spettatore, divenendo una traccia di un presente che diventerà passato, passando attraverso i mutamenti dell’umanità, ponendo domande esistenziali e profonde, la cui risposta si trova già dentro ognuno di noi.
Siciliano di nascita Giuseppe Gueli propone opere scultoree derivate dal proprio percorso personale. Esse rappresentano la sua vita e la sua crescita in quanto uomo ed essere umano, che ritrovandosi su questa terra cerca di scoprire l’essenza ultima del proprio IO. Tutto ciò lo ha portato a meditare su ciò che pare essenziale, sulla semplicità, la linearità, che caratterizzano la sua persona e diventano requisiti fondamentali dei suoi lavori.
La ricerca artistica di Elena Falescini De Corato la porta ad esplorare materiali e linguaggi diversi, ma rimane sempre fedele al suo mondo espressivo e al suo progetto artistico. Attraverso il movimento la linea parte e si libera, parte e scorre senza interruzioni, facendoci sentire l’azione e l’armonia con sinuosità ed eleganza. Tratta spesso i miti eroici, una parte comune della storia umana. Nel profondo del suo cuore, l’artista vorrebbe che potessero essere ancora qui, figure rette per combattere l’ingiustizia, gli abusi e la corruzione.
Monica Kirchmayr artista triestina attraverso la sua pittura lascia sospesi in un limbo di emotività e turbamento. I suoi giochi di luce e di ombre, donano una particolare profondità alle composizioni, permettendo all’occhio di penetrare lo spazio e immergersi in una dimensione surreale che diviene il riflesso di una realtà vissuta quotidianamente.
Eva Krajnovic di origine croata, si esprime attraverso la pittura, usando tecniche differenti rappresentando un contesto naturale. Trasmette così la bellezza contenuta ed espressa in modo differente da ogni creatura, in un inno alla vitalità, alla libertà di esprimersi e di crescere come individui. La matericità delle sue composizioni rende l’arte viva, permettendole di acquisire il proprio spazio.
Gavino Piana, artista sardo, offre narrazioni costanti invitando a cercare i dettagli che caratterizzano i suoi ambienti abbandonati. Nelle simmetrie dei dipinti, si soffermano fantasmi e sofferenze. Parla dell’assenza dell’umano in luoghi che l’uomo vive e abita, esaltando una lettura sociologica che mette in relazione sguardo e disuguaglianza sociale. Lo sguardo pittorico è severo, selettivo, critico, consapevole, etico. Empatico.
Alessio Pistilli nato a Velletri presenta IRenaissance, opere digitali accomunate dall’intento di valorizzare ed esaltare il concetto di bellezza, interrogandosi su come sarebbe stato il Rinascimento se la tecnologia fosse stata già inventata, creando un gioco di personalità e caratteri che si trovano ad avere a che fare con questi oggetti sconosciuti. Da ciò nasce una riflessione rispetto al ruolo che i dispositivi tecnologici hanno nella vita di ognuno, e sulle potenzialità che possiedono se usati nel modo corretto.
Oscar Guglielmo Romanello permea le sue opere di un principio caotico, ponendo enfasi su come il vero fulcro del suo lavoro non consista nel risultato finale, ma nel procedimento di esecuzione, caratterizzato da improvvisazione e spontaneità. L’inconscio emerge da una gestualità casuale che compone i dipinti e ne permette un’interpretazione soggettiva, scaturita dal sentimento personale di ogni osservatore.
Federico Serradimigni di origine elbana, presenta un ciclo di fotografie che vede come protagonisti pezzi di legno restituiti dal mare, che l’acqua ha trasformato rendendoli unici, e che l’artista ha lavorato trasformandoli in cornici. Il lavoro successivo diviene digitale: da uno scatto fotografico, l’immagine viene trasposta sul computer dove ottiene le ultime modifiche, restituendo un soggetto nuovo e ripetuto in un loop apparentemente infinito.
Roberto Taddei nato a El Salvador, realizza opere su carta con l’utilizzo della penna Bic. La meticolosa precisione del suo tratto rende il soggetto finale assimilabile a una fotografia, riflettendo sull’unicità della natura e la sua salvifica fallibilità. Lo spettatore viene così proiettato in un mondo così vicino a quello reale, ma non abbastanza da essere vero: una realtà imperfetta che proprio per la sua imperfezione sa essere vera.
Francesco Turco originario di Trieste, si esprime sulla tela e su altri supporti attraverso la pittura. Impara ad esprimere le proprie emozioni, siano esse positive o negative, trasformandole in dipinti. L’esperienza quotidiana del dolore e del male diviene una tematica ricorrente nella sua opera, cogliendo la spiritualità nella sua essenza più umana, come un’anima che anela a un infinito irraggiungibile.
Originaria di Cuneo, Emmanuela Zavattaro utilizza nelle sue opere prevalentemente la pittura acrilica arricchita da materiali riciclati, naturali e polveri. Ogni dipinto è da lei concepito come espressione della propria ricerca interiore, del suo essere donna in relazione con l’altro e con il mondo. Trasmette amore, fiducia, rispetto per l’altro e per sé stessi, in un cerchio rappresentativo che porta a conoscere l’animo e l’intimità della propria persona.
La mostra che si terrà presso la galleria d’arte contemporanea 1758 Venice Art Studio è curata dallo Studio Tivarnella Art Consulting di Trieste. Dal 2018 si occupa di formazione, consulenza, curatela, editoria e offre agli artisti i servizi di diversi esperti del mondo dell’arte.
Orario:
da mercoledì a venerdì 15-19
sabato e domenica 10-12 e 15-19
Per informazioni:
Ufficio Stampa Tivarnella Art Consulting
+39 3476091354
Email: info@tivarnellaart.com